E’ uno degli inni più famosi che le Chiese orientali dedicano alla madre di Dio (Theotokos). Frutto della tradizione più antica della Chiesa ancora indivisa, la composizionesi fa risalire al V secolo e viene attribuita ad uno dei padri di Calcedonia. I termine “a-kathistos” in greco significa “non seduti” e sta ad indicare la norma di cantarlo o recitarlo stando in piedi, in segno di rispetto verso la Madre di Dio. L’inno è suddiviso in 24 stanze corrispondenti alle lettere dell’alfabero greco con le quali ogni stanza ha inizio. La composizione si rifà nella struttura metrica alla celeste Gerusalemme descritta nel capitolo 21 dell’Apocalisse.

Maria, «Madre dell'astro che non tramonta» [Horologion, Inno Akathistos alla Santissima Madre di Dio, Ikos 5], «aurora del mistico giorno» [Ibidem], «oriente del Sole di gloria» [Horologion, Compieta della domenica (1° tono) nella liturgia bizantina], ci addita l'Orientale Lumen.

 

Maria “è icona della Chiesa, simbolo e anticipo dell’umanità trasfigurata dalla grazia, modello e sicura speranza per quanti muovono i loro passi verso la Gerusalemme del cielo” (Lett. ap. Orientale lumen, 6).

Giovanni Paolo II (Lettera  Apostolica “Orientale lumen” del 2 maggio 1995 per la ricorrenza centenaria della “Orientalium dignitas” di papa Leone XIII

 

 

PARTE NARRATIVA

 

1. Il più eccelso degli Angeli fu mandato dal Cielo

per dir "Ave" alla Madre di Dio.

Al suo incorporeo saluto

vedendoti in Lei fatto uomo,

Signore,

in estasi stette,

acclamando la Madre così:

 

Ave, per Te la gioia risplende;

Ave, per Te il dolore s'estingue.

Ave, salvezza di Adamo caduto;

Ave, riscatto del pianto di Eva.

Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;

Ave, Tu abiss profondo agli occhi degli Angeli.

Ave, in Te fu elevato il trono del Re;

Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.

Ave, o stella che il Sole precorri;

Ave, o grembo del Dio che s'incarna.

Ave, per Te si rinnova il creato;

Ave, per Te il Creatore è bambino.

Ave, Sposa non sposata!

 

2. Ben sapeva Maria

d'esser Vergine sacra e così a Gabriele diceva:

«Il tuo singolare messaggio

all'anima mia incomprensibile appare:

da grembo di vergine

un parto predici, esclamando:

Alleluia!»

 

3. Desiderava la Vergine

di capire il mistero

e al nunzio divino chiedeva:

«Potrà il verginale mio seno

mai dare alla luce un bambino?

Dimmelo!»

E Quegli riverente

acclamandola disse così:

 

Ave, Tu guida al superno consiglio;

Ave, Tu prova d'arcano mistero.

Ave, Tu il primo prodigio di Cristo;

Ave, compendio di sue verità.

Ave, o scala celeste

che scese l'Eterno;

Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo.

Ave, dai cori degli Angeli cantato portento;

Ave, dall'orde dei dèmoni esecrato flagello.

Ave, la Luce ineffabile hai dato;

Ave, Tu il «modo» a nessuno hai svelato.

Ave, la scienza dei dotti trascendi;

Ave, al cuor dei credenti risplendi.

Ave, Sposa non sposata!

 

4. La Virtù dell'Altissimo

adombrò e rese Madre

la Vergine ignara di nozze:

quel seno, fecondo dall'alto,

divenne qual campo ubertoso per tutti,

che vogliono coglier salvezza

cantando così:

Alleluia!

 

5. Con in grembo il Signore

premurosa Maria

ascese e parlò a Elisabetta.

Il piccolo in seno alla madre

sentì il verginale saluto,

esultò,

e balzando di gioia

cantava alla Madre di Dio:

 

Ave, o tralcio di santo Germoglio;

Ave, o ramo di Frutto illibato.

Ave, coltivi il divino Cultore;

Ave, dai vita all'Autor della vita.

Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie;

Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni.

Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare;

Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.

Ave, di suppliche incenso gradito;

Ave, perdono soave del mondo.

Ave, clemenza di Dio verso l'uomo;

Ave, fiducia dell'uomo con Dio.

Ave, Sposa non sposata!

 

6. Con il cuore in tumulto

fra pensieri contrari

il savio Giuseppe ondeggiava:

tutt'ora mirandoti intatta

sospetta segreti sponsali, o illibata!

Quando Madre ti seppe

da Spirito Santo, esclamò:

Alleluia!

 

7. I pastori sentirono

i concenti degli Angeli

al Cristo disceso tra noi

Correndo a vedere il Pastore,

lo mirano come agnellino innocente

nutrirsi alla Vergine in seno,

cui innalzano il canto:

 

Ave, o Madre all'Agnello Pastore,

Ave, o recinto di gregge fedele.

Ave, difendi da fiere maligne,

Ave, Tu apri le porte del cielo.

Ave, per Te con la terra esultano i cieli,

Ave, per Te con i cieli tripudia la terra.

Ave, Tu sei degli Apostoli la voce perenne,

Ave, dei Martiri sei l'indomito ardire.

Ave, sostegno possente di fede,

Ave, vessillo splendente di grazia.

Ave, per Te fu spogliato l'inferno,

Ave, per Te ci vestimmo di gloria.

Ave, Vergine e Sposa!

 

8. Osservando la stella

che guidava all'Eterno,

ne seguirono i Magi il fulgore.

Fu loro sicura lucerna

andando a cercare il Possente,

il Signore.

Al Dio irraggiungibile giunti,

l'acclaman beati:

Alleluia!

 

9. Contemplarono i Magi

sulle braccia materne

l'Artefice sommo dell'uomo.

Sapendo ch'Egli era il Signore

pur sotto l'aspetto di servo,

premurosi gli porsero i doni,

dicendo alla Madre beata:

 

Ave, o Madre dell'Astro perenne,

Ave, o aurora di mistico giorno.

Ave, fucine d'errori Tu spegni,

Ave, splendendo conduci al Dio vero.

Ave, l'odioso tiranno sbalzasti dal trono,

Ave, Tu il Cristo ci doni clemente Signore.

Ave, sei Tu che riscatti dai riti crudeli,

Ave, sei Tu che ci salvi dall'opre di fuoco.

Ave, Tu il culto distruggi del fuoco,

Ave, Tu estingui la fiamma dei vizi.

Ave, Tu guida di scienza ai credenti,

Ave, Tu gioia di tutte le genti.

Ave, Vergine e Sposa!

 

10. Banditori di Dio

diventarono i Magi

sulla via del ritorno.

Compirono il tuo vaticinio

e Te predicavano, o Cristo,

a tutti, noncuranti d'Erode,

lo stolto, incapace a cantare:

Alleluia!

 

11. Irradiando all'Egitto

lo splendore del vero,

dell'errore scacciasti la tenebra:

ché gli idoli allora, o Signore,

fiaccati da forza divina caddero;

e gli uomini, salvi,

acclamavan la Madre di Dio:

 

Ave, riscossa del genere umano,

Ave, disfatta del regno d'inferno.

Ave, Tu inganno ed errore calpesti,

Ave, degl'idoli sveli la frode.

Ave, Tu mare che inghiotti il gran Faraone,

Ave, Tu roccia che effondi le Acque di Vita.

Ave, colonna di fuoco che guidi nel buio,

Ave, riparo del mondo più ampio che nube.

Ave, datrice di manna celeste,

Ave, ministra di sante delizie.

Ave, Tu mistica terra promessa,

Ave, sorgente di latte e di miele.

Ave, Vergine e Sposa!

 

12. Stava già per lasciare

questo mondo fallace

Simeone, ispirato vegliardo.

Qual pargolo a lui fosti dato,

ma in Te riconobbe il Signore perfetto,

e ammirando stupito

l'eterna sapienza esclamò:

Alleluia!

 

PARTE TEMATICA

 

13. Di natura le leggi

innovò il Creatore,

apparendo tra noi, suoi figlioli:

fiorito da grembo di Vergine,

lo serba qual era da sempre, inviolato:

e noi che ammiriamo il prodigio

cantiamo alla Santa:

 

Ave, o fiore di vita illibata,

Ave, corona di casto contegno.

Ave, Tu mostri la sorte futura,

Ave, Tu sveli la vita degli Angeli.

Ave, magnifica pianta che nutri i fedeli,

Ave, bell'albero ombroso che tutti ripari.

Ave, Tu in grembo portasti la Guida agli erranti,

Ave, Tu desti alla luce Chi affranca gli schiavi.

Ave, Tu supplica al Giudice giusto,

Ave, perdono per tutti i traviati.

Ave, Tu veste ai nudati di grazia,

Ave, Amore che vinci ogni brama.

Ave, Vergine e Sposa!

 

14. Tale parto ammirando,

ci stacchiamo dal mondo

e al cielo volgiamo la mente.

Apparve per questo fra noi,

in umili umane sembianze l'Altissimo,

per condurre alla vetta

coloro che lieti lo acclamano:

Alleluia!

 

15. Era tutto qui in terra,

e di sé tutti i cieli

riempiva il Dio Verbo infinito:

non già uno scambio di luoghi,

ma un dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo

fu nascer da Vergine,

Madre che tutti acclamiamo:

 

Ave, Tu sede di Dio, l'Infinito,

Ave, Tu porta di sacro mistero.

Ave, dottrina insicura per gli empi,

Ave, dei pii certissimo vanto.

Ave, o trono più santo del trono cherubico,

Ave, o seggio più bello del seggio serafico.

Ave, o tu che congiungi opposte grandezze,

Ave, Tu che sei in una e Vergine e Madre.

Ave, per Te fu rimessa la colpa,

Ave, per Te il paradiso fu aperto.

Ave, o chiave del regno di Cristo,

Ave, speranza di eterni tesori.

Ave, Vergine e Sposa!

 

16. Si stupirono gli Angeli

per l'evento sublime

della tua Incarnazione divina:

ché il Dio inaccessibile a tutti

vedevano fatto accessibile, uomo,

dimorare fra noi

e da ognuno sentirsi acclamare:

Alleluia!

 

17. Gli oratori brillanti

come pesci son muti

per Te, Genitrice di Dio:

del tutto incapaci di dire

il modo in cui Vergine e Madre Tu sei.

Ma noi che ammiriamo il mistero

cantiamo con fede:

 

Ave, sacrario d'eterna Sapienza,

Ave, tesoro di sua Provvidenza.

Ave, Tu i dotti riveli ignoranti,

Ave, Tu ai retori imponi il silenzio.

Ave, per Te sono stolti sottili dottori,

Ave, per Te vengon meno autori di miti.

Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame,

Ave, Tu dei Pescatori riempi le reti.

Ave, ci innalzi da fonda ignoranza,

Ave, per tutti sei faro di scienza.

Ave, Tu barca di chi ama salvarsi,

Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita.

Ave, Vergine e Sposa!

 

18. Per salvare il creato,

il Signore del mondo,

volentieri discese quaggiù.

Qual Dio era nostro Pastore,

ma volle apparire tra noi come Agnello:

con l'umano attraeva gli umani,

qual Dio l'acclamiamo:

Alleluia!

 

19. Tu difesa di vergini,

Madre Vergine sei,

e di quanti ricorrono a Te:

che tale ti fece il Signore

di tutta la terra e del cielo, o illibata,

abitando il tuo grembo

e invitando noi tutti a cantare:

 

Ave, colonna di sacra purezza,

Ave, Tu porta d'eterna salvezza.

Ave, inizio di nuova progenie,

Ave, datrice di beni divini.

Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell'onta,

Ave, hai reso saggezza ai privi di senno.

Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore,

Ave, o Tu che dei casti ci doni l'autore.

Ave, Tu grembo di nozze divine,

Ave, che unisci i fedeli al Signore.

Ave, di vergini alma nutrice,

Ave, che l'anime porti allo Sposo.

Ave, Vergine e Sposa!

 

20. Cede invero ogni canto

che presuma eguagliare

le tue innumerevoli grazie.

Se pure ti offrissimo inni

per quanti granelli di sabbia, Signore,

mai pari saremmo ai tuoi doni

che desti a chi canta:

Alleluia!

 

21. Come fiaccola ardente

per che giace nell'ombre

contempliamo la Vergine santa,

che accese la luce divina

e guida alla scienza di Dio tutti,

splendendo alle menti

e da ognuno è lodata col canto:

Ave, o raggio di Sole divino,

Ave, o fascio di Luce perenne.

Ave, rischiari qual lampo le menti,

Ave, qual tuono i nemici spaventi.

Ave, per noi sei la fonte dei sacri Misteri,

Ave, Tu sei la sorgente dell'Acque abbondanti.

Ave, in Te raffiguri l'antica piscina,

Ave, le macchie detergi dei nostri peccati.

Ave, o fonte che l'anime mondi,

Ave, o coppa che versi letizia.

Ave, o fragranza del crisma di Cristo,

Ave, Tu vita del sacro banchetto.

Ave, Vergine e Sposa!

 

22. Condonare volendo

ogni debito antico,

fra noi, il Redentore dell'uomo

discese e abitò di persona:

fra noi che avevamo perduto la grazia.

Distrusse lo scritto del debito,

e tutti l'acclamano:Alleluia!

 

23. Inneggiando al tuo parto

l'universo ti canta

qual tempio vivente, o Regina!

Ponendo in tuo grembo dimora

Chi tutto in sua mano contiene, il Signore,

tutta santa ti fece e gloriosa

e ci insegna a lodarti:

 

Ave, o «tenda» del Verbo di Dio,

Ave, più grande del «Santo dei Santi».

Ave, Tu «Arca» da Spirito aurata,

Ave, «tesoro» inesausto di vita.

Ave, diadema prezioso dei santi sovrani,

Ave, dei pii sacerdoti Tu nobile vanto.

Ave, Tu sei per la Chiesa qual torre possente,

Ave, Tu sei per l'Impero qual forte muraglia.

Ave, per Te innalziamo trofei,

Ave, per Te cadon vinti i nemici.

Ave, Tu farmaco delle mie membra,

Ave, salvezza dell'anima mia.

Ave, Vergine e Sposa!

 

24. Grande ed inclita Madre,

Genitrice del sommo fra i Santi,

Santissimo Verbo,

or degnati accogliere il canto!

Preservaci da ogni sventura, tutti!

Dal castigo che incombe

Tu libera noi che gridiamo:

Alleluia!